“spesso, quando pensiamo di stare affrontando una discussione politica razionale, ci stiamo in realtà sforzando di razionalizzare la direzione verso la quale ci spingono le nostre affiliazioni tribali”.
verissimo. questo post di francesco costa, e il riferimento ad un articolo del washington post, confermano un dato per me di esperienza. sono stato “nella politica”, e in qualche modo ci sono ancora. mi sembra di avere qualche idea sulla distinzione tra le parti in gioco – solo qualche idea, eh – però mi sono sempre sembrate incomprensibili le prese di posizione delle varie parti pienamente contraddittorie con quelle assunte magari solo alcuni giorni prima. l’importante per i cosiddetti politici è differenziarsi. infatti la soluzione dei problemi non arriva mai.
un esempio che riguarda la mia regione. la sanità era allo sbando, costi insostenibili, clientele a non finire. quindi il presidente del tempo, fitto, fece predisporre un piano sanitario che razionalizzava l’organizzazione sanitaria, chiusure, accorpamenti… si scatenò una lotta senza quartiere sia dall’opposizione che dai vari “campanili”. eppure molti esperti, e in privato anche esponenti della opposizione, giudicavano quel piano un buon piano. sull’onda della situazione vendola battè il presidente fitto. inutile dire che vendola è stato costretto a razionalizzare l’organizzazione sanitaria con chiusure, accorpamenti, in apparenza modificando il piano sanitario… morale? inutile dire che gli aficionados dei due presidenti pensano che gli interventi, uguali, siano diversi e migliori perchè predisposti dal proprio leader…